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Commenti al testo di Leopoldo Attolico
Sul mare di Gennaio

Sei nella sezione Commenti
 

 Maurizio Soldini - 13/01/2015 07:45:00 [ leggi altri commenti di Maurizio Soldini » ]

In questi versi giovanili di Leopoldo Attolico trovo quel "culmine di grazia" che bacia il poeta d’emblée. Scritta negli anni Sessanta, trovo che sia attuale ancora oggi, nella misura in cui denota uno scavo e una ricerca poetici del tutto personali, ma a partire da una conoscenza della letteratura e della poesia contemporanea non indifferente (gli echi montalliani e pavesiani sono del tutto evidenti). E lasciatemi dire, usando una frase fatta, nei riguardi del percorso poetico di Leopoldo Attolico, che "il buongiorno si vede dal mattino".

 Davide - 10/07/2011 11:13:00 [ leggi altri commenti di Davide » ]

Ricordo bene questa poesia (forse più lunga: lo sfrondamento, se c’è stato, le è stato salutare), davvero bellissima. In particolare, l’incipit e i primi quattro versi lasciano di stucco. E’ un peccato che sia rimasta inedita (perché non l’hai inserita in volume?). La partecipazione nel seguire e caratterizzare la bandieruola (che anche a me ha fatto pensare a quella di Montale, sia pur nella diversa declinazione) ma anche gli eventi atmosferici che la attraversano: un’allegoria lampante della condizione umana, ritratta però (finalmente!) con fiducia ed empatia. Complimenti Leopoldo!

Davide

 Caterina Nicoletta Accettura - 22/02/2011 06:50:00 [ leggi altri commenti di Caterina Nicoletta Accettura » ]

Il mare come nostro stato d’animo, non conosce stagioni, ci attrae e ci offre piccole sensazioni, grandi tumulti del cuore:fa parte di noi.
Una poesia originale, molto sentita e carezzevole-Splendida la chiusa_Ciao r Grazie_Nicole

 Giorgina Busca Gernetti - 15/09/2010 10:18:00 [ leggi altri commenti di Giorgina Busca Gernetti » ]

"E ritorna la musica". Questo è ciò che conta per l’anima e per la poesia.
Giorgina Busca Gernetti

 Fiammetta Lucattini - 27/06/2010 23:34:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Caro maestro, anch’io spero sempre che la musica ritorni nelle membra come nell’animo. Con rispetto, senza sospetto m’inchino di fronte ad un autentico, ostinato cuore-poeta.

 claudio - 22/06/2010 09:19:00 [ leggi altri commenti di claudio » ]

La poesia non ti cambia la vita, ma a volte fa bene all’anima. La poesia è inutile, eppure è indispensabile. Tanto si può dire quando la poesia merita. E questo scorcio di giovane Attolicesimo è un momento di grande poesia. Non importa se ancora non si vede l’Attolico che conosciamo, qui si vede l’Attolico che contempla, ritrae e restisuisce con magia un momento che tutti abbiamo vissuto (con varianti personali, ma bene o male, uguale) e che altrimenti sarebbe fuggito nella memoria nascondendosi. Rivive in questa poesia e ci ricorda che il tempo non torna mai, ma gli istanti rimangono sempre, in qualche modo, nell’anima.

 Maria Musik - 12/06/2010 12:03:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Molto bella. Mi ci sono tuffata dentro così come con piacere immergo lo sguardo nella verdastra risacca invernale che all’orizzonte si fa mare triste. E come mi assomiglia: terribile scoprirsi così fragili e protervi, così attratti dal "tempo di zolfo e di tempesta/che apparenta il cuore all’attesa del peggio".

 Farnca Alaimo - 08/06/2010 22:24:00 [ leggi altri commenti di Farnca Alaimo » ]

Questa banderuola come correlativo oggettivo di uno stato d’animo mi ricorda quella de La casa dei doganieri di Montale. Qui, però, si fa l’unica protagonista, dotata d’anima maliconica ed appassionata, libera e in continua attesa di venti e di tempeste. E’ la banderuola l’anima stessa del poeta? E’ lei che attende sempre i fiati del cielo, e si gonfia delle tempeste del cuore e non fa che inseguire le cose vaganti e leggere, alla maniera di Saba? Penso di sì.

 Loredana Savelli - 08/06/2010 19:24:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Dettagliata descrizione del moto interiore di una banderuola, dei suoi pensieri, delle sue difficoltà, fragilità, idiosincrasie, aspirazioni, attese, speranze... è il riflesso di un’anima sintonizzata col mare d’inverno (appunto), un’anima meditativa e passionale, tendente alla drammaticità.